Palazzo Barolo
Torino

Confermando l’impegno a favore della ricerca artistica, la fondazione Alina Art Foundation presenta la terza edizione del progetto espositivo, con cadenza annuale, Artisti per Alina, ideato dall’artista Sanda Sudor presidente della Fondazione. L’evento in programma per il 2022, ospitato presso lo storico Palazzo Barolo di Torino, sede dell’ente Opera Barolo, ha proposto una riflessione estetica intorno al significato del termine “coscienza”.

 La mostra omonima, a cura di Davide Silvioli, equivale a un confronto interdisciplinare tra sette artisti selezionati dal curatore insieme alla fondazione.

Su questa base, Coscienza definisce una collettiva ragionata, impostata su una cerchia di opere di autori eterogenei per linguaggio e percorso ma, nella fattispecie, allineati sulla possibilità di affrontare una medesima tematica, seppur mediante alfabeti differenti. L’esposizione, secondo tali accenti, si è sviluppata a partire dall’individuazione di artisti che, diversificati per formazione ed estrazione, pur nel rispetto delle singolarità, avessero già attraversato la categoria della coscienza nello svolgimento dei rispettivi percorsi. Su queste premesse, Vesna Bursich, Diego de Vos, Florindo Rilli, Lise Sore, Roos van Geffen, Eugenie van Raaij, Pengpeng Wang hanno realizzato lavori inediti o riconfigurato opere precedenti a partire dal carattere dello stesso spazio espositivo.

Oscillando dalla pittura al disegno e dalla fotografia all’installazione fino al video, l’esposizione fornisce indirettamente la possibilità di interfacciarsi con una pluralità di soluzioni distintive della contemporaneità artistica e, grazie a tanta e ricercata diversità, la Coscienza e le sue sfaccettature sono declinate nella loro massima estensione di significato, per riuscire nell’intenzione di descriverne le derive odierne.

La mostra, inoltre, ha integrato un programma pubblico collaterale, con visite guidate attraverso la musica e la poesia, quindi un nuovo format di fruizione: una Visita musicale costituita da brevi recital di musica classica con il coordinamento del maestro Massimiliano Genot e una Visita poetica, performance recitativa dell’attrice Beatrice Bonino, che attraverso i significati profondi delle poesie e dei testi scelti hanno creato un percorso inedito per guardare le opere attraverso le parole e pensieri.